politica

Storia dell’antilaicità

Po­li­ti­ca e re­li­gio­ne so­no spes­so al cen­tro del­le cro­na­che. E lo so­no an­cor di più quan­do en­tra­no in con­tat­to. Ac­ca­de­va an­che in pas­sa­to – an­zi, è sem­pre ac­ca­du­to, da quan­do esi­sto­no au­to­ri­tà po­li­ti­che e au­to­ri­tà re­li­gio­se. Un rap­por­to di amo­re-odio, tal­vol­ta, co­mun­que inos­si­da­bi­le: la se­pa­ra­zio­ne si è ve­ri­fi­ca­ta di ra­do. Sa­rà sta­to un ma­tri­mo­nio com­bi­na­to, o la pas­sio­ne è sta­ta ro­ven­te?

Pagine laiche

Pri­ma an­co­ra che una do­ve­ro­sa ca­rat­te­ri­sti­ca del­le isti­tu­zio­ni, la lai­ci­tà è uno sti­le in­tel­let­tua­le, pro­prio non so­lo di chi non cre­de, ma an­che di chiun­que si ri­ten­ga in do­ve­re di pen­sa­re con la pro­pria te­sta, di va­glia­re cri­ti­ca­men­te le idee, a co­min­cia­re dal­le pro­prie, e di ri­spet­ta­re le idee al­trui.

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