Perché crediamo in quello che crediamo? Perché il nostro cervello ci spinge a farlo. È infatti una sorta di motore di credenze: raccoglie informazioni dai sensi e con naturalezza genera convinzioni che si incanalano in schemi predefiniti e che ci sembrano perfettamente plausibili. Così plausibili che siamo pronti a difenderle a oltranza. Anche quando non lo sono, e anche quando tutti — a partire dagli scienziati — le ritengono estremamente improbabili.
Credere in idee improbabili è estremamente probabile! Nessuno può considerarsi immune da questo rischio, che pervade ogni ambito della vita umana: religione, politica, economia… Michael Shermer ci spiega come possano formarsi nella nostra mente tante false credenze. Ma ci indica anche la strada per identificarle, e cercare così di arrivare a comprendere la realtà con cognizione di causa.
MICHAEL SHERMER è un saggista statunitense. Ha fondato la rivista Skeptic e la Skeptics Society ed è columnist del Scientific American. Ha inoltre collaborato alla realizzazione di diverse serie televisive dedicate alla scienza. Tra i suoi libri più importanti ricordiamo The Science of Good and Evil (2004), Why Darwin Matters (2006) e The Moral Arc: How Science and Reason Lead Humanity toward Truth, Justice, and Freedom (2015).
VITTORIO GIROTTO è professore di psicologia cognitiva presso l’Università IUAV di Venezia. Ha pubblicato vari lavori nel campo della psicologia del pensiero ed è autore, assieme a Telmo Pievani e Giorgio Vallortigara, di Nati per credere (Codice Edizioni, 2008) e curatore di Introduzione alla psicologia del pensiero (Il Mulino, 2013).